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Immagine del redattoreDavide Palandri

Minecraft, la recensione di EduGamers for kids

Minecraft è un gioco di genere Sandbox, in cui abbiamo la più totale libertà esplorativa dell’ambiente di gioco che ci rende privi di vincoli nei confronti di obiettivi e mete da raggiungere. L’esperienza di gioco dipende dunque molto dal modo in cui il giocatore decide di usufruire dei mezzi in suo possesso, andando a definire uno stile di gioco personalizzato in base a quelli che sono i propri interessi personali.



Con più di 300 milioni di copie vendute, registrate il giorno 16 Ottobre 2023, Minecraft è senza alcun dubbio il videogioco più venduto della storia.

Uscito il 18 Novembre 2011, ideato dallo svedese Markus Persson, noto anche come “Notch”, sviluppato dalla casa produttrice con sede a Stoccolma, Mojang Studios, poi acquistata da Microsoft nel 2014.


Lo sviluppatore, nato a Stoccolma nel 1979, già dall’età di 9 anni, con il suo Commodore 128, produce il suo primo videogioco, un’avventura testuale in cui i personaggi di gioco vengono comandati attraverso comandi di tipo testuale, in un ambiente di gioco anch’esso raccontato attraverso linee di testo.

Minecraft è stato accolto in maniera molto positiva dalla critica, specialmente la versione per PC che ha il vantaggio di consentire l’utilizzo delle Mod (dall’inglese modification) gratuite, che rappresentano un insieme di modifiche del videogioco, non per forza ideate dagli sviluppatori ma anche dai giocatori stessi.


Il PEGI


Per quanto riguarda la classificazione legata all’età, il gioco è stato definito come PEGI 7, un gioco in cui tipicamente la violenza può essere presente ma in maniera molto lieve e non realistica, in un'ambientazione fantastica che però potrebbero turbare  bambini di età più inferiori. Tra gli indicatori specifici abbiamo appunto quello della violenza e quello della paura, che indica la possibilità di provare stati d’animo angoscianti.


Dentro il gioco


Nell’universo di Minecraft potremo esplorare diversi scenari chiamati Biomi, i quali rappresentano tipologie di territorio, come il bosco o il deserto, all’interno dei quali saranno presenti stagni, pianure, montagne e grotte. Il giocatore interagisce con l’ambiente in modi differenti, principalmente raccogliendo materiali al fine di costruire e dare forma a qualcosa di nuovo, come una propria abitazione o un semplice riparo. Possiamo incontrare diversi tipi di creature, alcune inoffensive come mucche e polli, altre pericolose e presenti solo durante la fase notturna del gioco, nella quale sarà utile appunto trovare un riparo ai fini della propria sopravvivenza, evitando le incursioni nemiche.

Tutti i personaggi, al di fuori del proprio giocatore, rientrano nella categorizzazione degli NPC (Non-Playable Characters) ovvero i personaggi non giocabili. Possiamo distinguerne tre tipologie: passivi, neutrali e ostili. I passivi sono inoffensivi e non rispondo agli attacchi, al contrario dei neutrali, che di base mantengono un comportamento passivo ma hanno la possibilità di diventare ostili una volta attaccati. Gli ostili per natura, invece, attaccheranno sempre il protagonista nei limiti del loro campo di ricevimento, ovvero quello spazio entro cui potranno accorgersi della presenza del giocatore.

Ogni elemento di gioco è composto da blocchi, che ne contraddistinguono l’estetica e che sono diventati il marchio di fabbrica e simbolo di riconoscimento del gioco.

I blocchi, detti anche voxel, ovvero la controparte tridimensionale dei pixel, possono rappresentare elementi di terra, roccia, acqua o legno.


Minecraft e le possibilità educative 


Uscito per la prima volta il primo Novembre 2016, Minecraft: Education Edition è una versione del famoso videogioco studiata appositamente per l’utilizzo nelle classi scolastiche, a partire da meccaniche di gioco più semplici e più facilmente intuibili.

Giocare a Minecraft nelle classi sembra essere un metodo utile per gli studenti al fine di imparare a lavorare in cooperazione e sviluppare le capacità di problem solving, grazie anche alla possibilità di far partecipare molti studenti nella stessa sessione di gioco, all’interno dello stesso mondo.

Gli educatori possono impostare gli NPC con lo scopo di renderli utili agli scopi educativi, per esempio progettandoli come delle guide o figure di riferimento dalle quali i giocatori possono ottenere informazioni, indicazioni o risorse. L’NPC dunque ha il potere di rendere l’esperienza educativa più immersiva, dato che l’educatore nella vita reale può affidare a questi personaggi non giocabili alcune mansioni da svolgere all’interno del gioco.

Le funzionalità “camera” e “portfolio” danno la possibilità ai giocatori di tenere traccia dei progressi grazie alla possibilità di scattare foto all’interno del gioco e poterle salvare all’interno di un archivio personale.

E’ inoltre possibile per facilitare l’apprendimento delle meccaniche di base, poter utilizzare la funzionalità tutorial, che guiderà i giocatori nello svolgimento delle prime attività come quelle di distruzione e raccolta materiali, necessari per iniziare a costruire. 



Altri studi hanno analizzato la possibilità di utilizzare Minecraft come strumento utile all’apprendimento matematico, nello specifico per la comprensione del concetto di probabilità, con bambini di 5 anni.

Questo tipo di approccio viene chiamato Edutainment, ovvero una forma di apprendimento che si propone di utilizzare strumenti capaci di intrattenere gli studenti a supporto della didattica, come videogiochi, film, serie televisive che permettono agli alunni anche di interagire e relazionarsi tra di loro.

Lo studio in questione è rivolto a bambini di 5 anni con problemi legati al focus dell’attenzione, rilevati tramite dei test a loro somministrati. Esistono posizioni tra i ricercatori che ritengono il concetto di probabilità come molto importante e rilevante ai fini dell'apprendimento di capacità matematiche future del bambino. (Tsakiridou & Vavyla, 2015). 

In base a due test somministrati prima e dopo le sessioni di gioco, si è potuto notare un incremento delle abilità matematiche dei bambini legate al concetto di probabilità, attraverso una serie maggiore di risposte esatte riscontrate nei test proposti a posteriori rispetto a quelli iniziali (Ming, G. 2020).


Conclusioni


Minecraft è uno dei videogiochi che, a partire dal concetto di gamification, che rappresenta l’utilizzo di meccaniche relative al gioco nell’apprendimento, ha avuto maggiore impatto e generato enormi possibilità a livello educativo. 

L’opportunità di poter interagire con l’ambiente in piena libertà, all’interno di questo videogioco, permette al giocatore di potersi esprimere e dare sfogo alla propria creatività, alla possibilità di creare qualsiasi tipo di struttura, a partire da semplici oggetti fino a costruzioni molto complesse che possono essere realizzate anche tramite l’aiuto di altri giocatori, favorendo la cooperazione e la socializzazione.


Bibliografia


  • Ming, G. (2020). The use of Minecraft education edition as a gamification approach in teaching and learning mathematics among year five students. International Research Journal of Education and Sciences, 4(2), 14-17.


  • ​​Tsakiridou, H., & Vavyla, E. (2015). Probability concepts in primary school. American Journal of Educational Research, 3(4), 535-540.



Sitografia



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